Malattia, coscienza e destino : per una mitografia del decadentismo / Enrico Ghidetti.

Por: Tipo de material: TextoTextoSeries Letture di Pensiero e d'Arte ; reprint 10Detalles de publicación: Roma : Edizioni di Storia e Letteratura, 2007.Edición: Nuova ed. ampliataDescripción: [8], 255 pISBN:
  • 9788884983800
Tema(s):
Contenidos:
I. Tarchetti: la malattia come trascendenza". II. Fogazzaro: l"inetto a vivere". II. Fogazzaro: l'"uomo d'acciaio". IV. D'Annunzio: le "tristi muse" del dannunzianesimo. V. Pirandello: il protagonista "disajutato". VI. Svevo: dall'"incapace a vivere" all""uomo psicologico". VII. I luoghi di Mattia Pascal. VIII. Arte e scienza: il giuoco delle parti. IX. Se una notte d'estate un viaggiattore. Da caffè notturno a l'uomo dal fiore in bocca. X. Il bacio del lebbroso. Su D'Annunzio e san Francesco. Indice dei nomi.
Resumen: "Il volume presenta un itinerario al valico del Novecento, attraverso lo spazio narrativo tra Scapigliatura e Decadentismo, in compagnia di inquietanti personaggi ai quali hanno dato vita Tarchetti, Fogazzaro, D’Annunzio, Pirandello e Svevo. Tale itinerario, se non evita vie già battute allo scopo di inventariare i danni della ”distruzione” della ragione, segue di preferenza sentieri più nascosti e segreti. I protagonisti delle storie evocate in questo libro sono segnati da malattie dell’anima, che alterano progressivamente e inesorabilmente la fisionomia del personaggio nato e cresciuto in clima romantico-realista. Il mito della decadenza è riproposto nelle sue manifestazioni concrete, non solo in figure letterarie cariche di destino, ma anche nel fenomeno del dannunzianesimo, entro il complesso contesto storico, sociale e culturale che lo vide nascere. Di qui la possibilità di riconsiderare la categoria storiografica di Decadentismo, alla luce delle sue costanti fondamentali. L’una peculiare della situazione italiana: l’intervento attivo degli intellettuali nella crisi di crescenza della società postunitaria; l’altra comune alla cultura europea: la parabola che dal genio ottocentesco in rivolta contro la società borghese conduce alla ”coscienza” del male di vivere del novecentesco ”uomo psicologico”." (editor)
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Libros de Préstamo a Domicilio Libros de Préstamo a Domicilio Biblioteca Central "Prof. Augusto Raúl Cortazar" Non-fiction 644-7-3 (Navegar estantería(Abre debajo)) Disponible 594526

Indice dei nomi: p. [249]-255.

I. Tarchetti: la malattia come trascendenza". II. Fogazzaro: l"inetto a vivere". II. Fogazzaro: l'"uomo d'acciaio". IV. D'Annunzio: le "tristi muse" del dannunzianesimo. V. Pirandello: il protagonista "disajutato". VI. Svevo: dall'"incapace a vivere" all""uomo psicologico". VII. I luoghi di Mattia Pascal. VIII. Arte e scienza: il giuoco delle parti. IX. Se una notte d'estate un viaggiattore. Da caffè notturno a l'uomo dal fiore in bocca. X. Il bacio del lebbroso. Su D'Annunzio e san Francesco. Indice dei nomi.


"Il volume presenta un itinerario al valico del Novecento, attraverso lo spazio narrativo tra Scapigliatura e Decadentismo, in compagnia di inquietanti personaggi ai quali hanno dato vita Tarchetti, Fogazzaro, D’Annunzio, Pirandello e Svevo. Tale itinerario, se non evita vie già battute allo scopo di inventariare i danni della ”distruzione” della ragione, segue di preferenza sentieri più nascosti e segreti. I protagonisti delle storie evocate in questo libro sono segnati da malattie dell’anima, che alterano progressivamente e inesorabilmente la fisionomia del personaggio nato e cresciuto in clima romantico-realista. Il mito della decadenza è riproposto nelle sue manifestazioni concrete, non solo in figure letterarie cariche di destino, ma anche nel fenomeno del dannunzianesimo, entro il complesso contesto storico, sociale e culturale che lo vide nascere. Di qui la possibilità di riconsiderare la categoria storiografica di Decadentismo, alla luce delle sue costanti fondamentali. L’una peculiare della situazione italiana: l’intervento attivo degli intellettuali nella crisi di crescenza della società postunitaria; l’altra comune alla cultura europea: la parabola che dal genio ottocentesco in rivolta contro la società borghese conduce alla ”coscienza” del male di vivere del novecentesco ”uomo psicologico”." (editor)

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